Caravaggio realizzò diverse opere dedicate a San Matteo per la Cappella Contarelli nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. Le opere principali sono:
La Vocazione di San Matteo: (1599-1600) Questo dipinto cattura il momento in cui Gesù chiama Matteo, un esattore delle tasse, a seguirlo. La scena è ambientata in un ambiente umile e la luce drammatica (chiaroscuro), tipica di Caravaggio, focalizza l'attenzione sui personaggi principali.
Il Martirio di San Matteo: (1600-1601) Questo dipinto rappresenta il martirio di San%20Matteo. La composizione è complessa e dinamica, con figure che reagiscono con terrore all'evento. Anche qui, l'uso della luce enfatizza il dramma e la violenza della scena.
San Matteo e l'Angelo (prima versione): (1602) Questa versione, ora distrutta durante la seconda guerra mondiale, mostrava San%20Matteo come un uomo anziano e semplice, con un angelo che gli guidava la mano nello scrivere il Vangelo. Fu rifiutata per la sua rappresentazione ritenuta troppo "popolare" del santo.
San Matteo e l'Angelo (seconda versione): (1602) In questa versione, tuttora presente nella Cappella Contarelli, San%20Matteo è raffigurato in una posa più composta e ispirata, mentre l'angelo gli sussurra all'orecchio. L'opera è considerata un capolavoro per la sua intensa spiritualità e la maestria del chiaroscuro.
Le opere di Caravaggio per la Cappella Contarelli ebbero un'enorme influenza sull'arte successiva, contribuendo a definire il linguaggio del Barocco e ispirando generazioni di artisti. La sua capacità di rappresentare figure umane in modo realistico e drammatico, unita all'uso innovativo della luce e dell'ombra, lo rende una figura chiave nella storia dell'arte.
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